Bandiera
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Fig.1

Osserviamo attentamente le vecchie fotografie che riproduciamo e che ci sono state cortesemente offerte dal Museo Storico di Timau. Tutte  queste immagini ci fanno andare con il pensiero alle vicende iniziatisi sulle nostre montagne il 24 maggio 1915, allorchè le truppe italiane presero posizione sui crinali del Pal Piccolo, del Pal Grande e del Freikofel a difesa dei confini della Patria, entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria. E’ su questi monti che migliaia di nostri soldati hanno combattuto fino all’ottobre 1917 e,

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Fig.2

fra loro, i Battaglioni Alpini “Tolmezzo”, “Val Tagliamento” e “Monte Arvenis” (formati in gran parte da Carnici e Friulani) con ripetute azioni di abnegazione e di valore si sono distinti nel conservare intatto il fronte carnico. E ai piedi delle rocce del Pal Piccolo sono stati allora raccolti i Caduti in combattimento e sono stati sepolti nel rustico cimitero di guerra costruito ivi nel settembre 1915 con la bella cappella, a cui nella primavera del 1916 si aggiunse la cappellina  costruita sotto una roccia del Pal Grande. Quando nel 1922 i resti dei soldati Caduti vennero traslati nel nuovo cimitero di guerra di Casali Sega (Timau),

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Fig. 3

vuote ormai le tombe, solo la cappellina, con le tre grandi lapidi marmoree su cui sono incisi i nomi dei morti, rimase a testimoniare le vicende di guerra accadute su questi monti, in particolar modo nel marzo 1916 sul Pal Piccolo, avendo come protagonisti gli alpini dei Battaglioni “Tolmezzo” e “Val Tagliamento”. Nel 1956, gli alpini dei Comuni limitrofi si erano ormai staccati a formare gruppi autonomi per cui nel Gruppo  ANA originario “Val But”, del 1923, erano rimaste solo le penne nere del Comune di Paluzza. Si pensò, “giustamente” di dare al Gruppo, diventato ormai “Sottosezione, un altro nome più rispondente alla nuova realtà. La consultaziuone fra i Soci privilegiò la denominazione di “PAL PICCOLO” per  ricordare gli avvenimenti sopra menzionati e, contemporaneamente, si decise di dedicare il Gruppo rinnovato all’alpino disperso in Russia MAIER RUGGERO, decorato di medaglia d’argento al valor militare. In questo modo si legavano idealmente le vicende della prima guerra mondiale agli avvenimenti della seconda poichè in entrambe gli Alpini avevano tanto dato in valore, sofferenze e sangue.

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Fig. 4

 

 

 

Fig.1) Settembre 1915 - Il cimitero di guerra di Pal Piccolo è appena abbozzato. Già decine e decine di Caduti lo riempiono. Sullo sfondo, a destra, sta sorgendo la cappellina.
Fig.2) Pal Piccolo - Settembre 1919 - Fra le grandi lapidi, su cui sono incisi i nominativi di 628 Caduti, è pronto l’altare per la celebrazione della S.Messa. Sulla stele centrale si vede il famoso quadro della “Madonna delle nevi”, dipinto dal pittore veneziano Fragiacomo nel 1916 per la cappellina di Pal Grande.
Fig.3) Pal Piccolo 1915 - La lapide centrale del cimitero di guerra su cui sono incise le parole che i Caduti rivolgono ai visitatori delle "zolle tramutate in altare"
Fig.4) 19 settembre 1919 - I primi pellegrini alla Cappella di Pal Piccolo a quota 1859
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